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14/02/2022

Il borgo del futuro

Si cercano investitori per rilanciare il borgo di Bard e, soprattutto, dare nuova vita all’ex albergo Reale. Si parla di tre milioni di euro, compresa la ristrutturazione e l’acquisto dell’immobile inutilizzato da decenni e che versa in pessime condizioni. Questa struttura, nata all’inizio del XX secolo, come ristorante e poi trasformata in albergo nel 1965, sarebbe la base di partenza per recuperare gli spazi vitali per gli abitanti del borgo, per diventarne il biglietto da visita, ma anche per promuovere il turismo della Bassa Valle: “Dobbiamo trovare spazi – dice Silvana Martino, sindaca di Bard – come i parcheggi e altri servizi per i residenti che permetterebbero di pedonalizzare il borgo. Poi, un punto d’accoglienza turistica che faccia conoscere quanti offrono Bard, il Forte e la Bassa Valle. Prevendiamo anche una reception per l’albergo diffuso. Per questo vogliamo sia un percorso condiviso con i Comuni limitrofi, il parco del Mont-Avic, le strutture sportive”. Un anno di tempo per trovare partner e investitore: “Stiamo cercando – dice Laura Morelli, segretario comunale – sia fondi europei sia quelli del Pnrr. Poi, in contemporanea, vogliamo avviare incontri strutturanti per trovare investitori privati e mettere in essere gli atti amministrativi per la manifestazione d’interesse”.

Lo studio è stato affidato a Claudia Paris e ad Allegra Padovani del Kyma Team, agenzia svizzera che si occupa di innovazione di prodotto e luoghi: “La nostra analisi – dice Paris – racconta che il Covid-19 e il lungo confinamento hanno portato le persone a riscoprire l’Italia, l’attività all’aria aperta, la natura. Sono rifiorite regioni e località come i borghi prima sconosciute”. Importante anche l’identikit del turista: “Chi ama i borghi – dice Paris – vuole fare esperienze unendo la cultura, l’enogastronomia e lo sport. Soprattutto è un turista itinerante e accetta di fare chilometri per trovare quel che cerca”.

Importantissima la presenza del Forte di Bard che, fuori pandemia, attira circa 200.000 presenza all’anno: “Ci deve essere simbiosi – dice Claudia Paris – in modo tale che una parte delle presenza passi anche attraverso il borgo di Bard”. La strategia di comunicazione quindi deve trovare le leve giuste per amplificare le bellezze di Bard: “Per aumentare l’attrattività – dice Allegra Padovani – si è pensato di potenziare alcuni aspetti delle manifestazioni già in palinsesto. In particolare unendo la cultura all’enogastronomia aderendo a circuiti nazionali come la manifestazione “Una boccata d’arte” che promuove artisti locali ed emergenti; o la “Cena itinerante” che permetterebbe di conoscere il borgo unendolo a uno spettacolo musicale”.

Bard potrebbe diventare ideale anche per lo smart working: “Oggi – dice Allegra Padovani – chi può lavorare a distanza cerca strutture che permettano di avere una buona connessione, un posto adatto per lavorare e unire così anche l’aspetto turistico”. Le leve sulle quali contare sono davvero tante: “il turista – dice Padovani – si affida anche a organizzazioni che promuovono la sostenibilità come “Faroo” o i borghi caratteristici come “I borghi italiani” di Airbnb”.

Farsi conoscere e farlo bene è uno degli obblighi per vendere una località: ”Il turista – dice Padovani – si informa e prenota attraverso internet, quindi è importante avere un sito dedicato e presenza social sempre aggiornati. È vincente investire su riviste del settore e aderire ad associazioni di promozione dei borghi”.

Altro asso portante è ridare colore al borgo: “Serve un’analisi – dice Claudia Paris – sia dell’architettura sia dei materiali per ridare l’aspetto originare alle case e rendere bello il borgo, come è stato fatto per la Maison Bleue”.

Entusiasta Jean Pierre Guichardaz, assessore regionale al turismo: “Questo progetto, rivolgendoci ai privati, si stacca dall’idea che solo il pubblico debba dare impulso e realizzare opere. Il Forte, con i numeri che attira, è la nostra Skyway. Da statuto, è nato per dare sviluppo alla Bassa Valle e con i quattro milioni di euro che sono stati stanziati per le sue attività, lo può fare bene. Da questo progetto non possono che nascere ricchezza e benessere”.

 

Fonte: Roberto Belluco, La stampa, 26 gennaio 2022.


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