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È possibile che i modelli ibridi e a distanza vengano utilizzati anche in futuro, soprattutto per quanto riguarda la fascia più istruita della forza lavoro, in settori come la finanza, il management, i servizi professionali, di consulenza e d’informazione.

Ovviamente, questo comporta un cambiamento nel modo di lavorare, dando una nuova dimensione agli strumenti che permettono di mantenere in contatto le persone (es. chat, video-chiamata…) che si pongono alla base della routine lavorativa quotidiana.

Secondo quanto riportato da una ricerca di Microsoft, lavorare da remoto potrebbe intensificare la programmazione d’incontri. Infatti, nel momento in cui un’azienda stava vivendo il passaggio al lavoro a distanza, i lavoratori stavano programmando più riunioni da 30 minuti di quanto avessero mai fatto, con un aumento del 10% a settimana della durata della riunione.

Questo potrebbe non essere considerata una buona notizia dato che gli incontri generalmente diminuiscono la produttività e la felicità dei dipendenti.

Il grafico riportato nella foto rappresenta un modo per ripensare alla programmazione degli incontri virtuali e un modo per chiedersi se la specifica riunione è davvero necessaria.

Ovviamente, quando si lavora da casa, la videoconferenza ha un impatto psicologico diverso e diventa un modo per rimanere in contatto con colleghi e amici.